Comunità

    Il Seminario è una comunità che condivide spazi e tempi di vita, di fraternità, di studio e di
    impegno. Collocata ormai da tanti anni nella sede del nuovo seminario sul “colle di
    Muggiò”
    , appena fuori dal centro ma pur sempre nella città di Como, la comunità è composta dai seminaristi, dagli educatori e dai preti che vivono insieme nonché dal personale che qui lavora.
    Nell’anno 2023/2024 la comunità del Seminario di Como è formata da 19 seminaristi,
    suddivisi nei diversi tempi della formazione (biennio, triennio e anno di diaconato) e da tre educatori responsabili : il rettore don Alessandro Alberti, il vicerettore don Gianluca Salini e il padre spirituale don Alberto Erba.
    A questi ultimi si uniscono anche gli altri educatori e professori, sia residenti che non
    residenti in seminario. Quest’anno due seminaristi stanno vivendo un tempo particolare di
    formazione all’estero, nella diocesi di Scutari in Albania e in Francia presso la comunità di
    Taizè. Alla comunità si uniscono anche i tre giovani dell’anno propedeutico che
    condividono con il seminario solo alcuni tempi della formazione, vivendo in una casa
    comunitaria autonoma presso la parrocchia di Piazza Santo Stefano a Cernobbio.

    La cosiddetta “Ratio” (il principale documento che regola la formazione nei Seminari) dice che “la vita comunitaria è il contesto più adatto per la formazione di una vera fraternità presbiterale e rappresenta quell’ambito in cui concorrono e interagiscono le diverse dimensioni della formazione armonizzandosi e integrandosi vicendevolmente” (Congregazione per il clero, Il dono della vocazione presbiterale, n. 90). Vivere insieme in comunità è l’occasione per la verifica e la formazione della vocazione presbiterale diocesana, che istituisce nel presbiterio e intorno al vescovo nell’unico servizio nella Chiesa. Vivendo insieme si sperimenta questa occasione, allo stesso tempo, come una benedizione e una sfida. Sfida impossibile se vissuta senza la consapevolezza che ad unire è lo stesso Signore che è presente dove due o più sono radunati nel suo nome (cfr. Mt 18,20).

    La Carità, che è il nome del Dio Trinitario, dà forma alla vita insieme perché “da un lato stabilisce la comunità sulla base delle differenze rispettate, ma riconosciute indispensabili le une alle altre, dall’altra fa dell’amore ciò che non cessa di scoprire e di marcare l’originalità dell’altro o degli altri, cosicché l’unione e la differenziazione crescano insieme” (M. De Certeau, Mai senza l’altro, Qjqajon 1993, 17).