«La formazione intellettuale è finalizzata al raggiungimento, da parte dei seminaristi, di una solida competenza in ambito filosofico e teologico, nonché di una preparazione culturale di carattere generale, tale da permettere loro di annunciare, in modo credibile e comprensibile per l’uomo di oggi, il messaggio evangelico, di porsi proficuamente in dialogo con il mondo contemporaneo e di sostenere, con la luce della ragione, la verità della fede, mostrandone la bellezza». Con queste parole la Congregazione per il Clero al numero 116 dell’ultimo documento sulla formazione dei presbiteri (Il dono della vocazione presbiterale. Ratio Fundamentalis Institutiones Sacerdotalis) presenta il compito che uno Studio Teologico assume nell’ambito del cammino di preparazione al sacerdozio ministeriale. Se occorre tenere presente che le dimensioni della formazione sono molteplici (umana, spirituale, intellettuale e pastorale) e che devono essere vissute in forma integrata, bisogna anche sottolineare che lo scopo principale dell’iter accademico proposto ai futuri presbiteri ha come obiettivo la formazione intellettuale necessaria per annunciare oggi il Vangelo. Così anche lo Studio Teologico del nostro Seminario si pone questo fine, attraverso diverse tappe che proviamo ad illustrare.
Il percorso di studio prende avvio durante l’anno di propedeutica, con la proposta di integrazione di materie non svolte durante le scuole secondarie di II grado (latino, greco, storia della filosofia), insieme a corsi introduttivi alla fede e alla cultura e ad una proposta di formazione psicologica.
L’iter accademico comincia con il primo biennio di studio, dedicato in modo specifico alla formazione filosofica e alle scienze umane. Durante questi due anni vengono poste anche le basi fondamentali per la teologia e la morale, unitamente a corsi introduttivi alla Sacra Scrittura, al diritto canonico e alla liturgia. Inoltre si inizia a conoscere la storia della Chiesa e la teologia patristica, si apprendono le nozioni di base relative all’ebraico e al greco biblico, si apre lo sguardo sull’arte cristiana.
Il successivo triennio teologico si concentra sull’esegesi antico e neotestamentaria e sullo studio della teologia dogmatica, morale, patristica, liturgica e spirituale. Continua anche in questo periodo lo studio della storia della Chiesa e del diritto canonico, insieme a corsi dedicati alla pastorale catechetica, alla musica sacra e all’arte cristiana. Durante questi tre anni vengono proposti seminari di studio, dove gli alunni stessi sono chiamati ad approfondire ed elaborare un tema proposto dal docente di riferimento. Il percorso del triennio teologico si conclude con un esame particolare: alla fine dell’anno di V teologia i candidati vengono interrogati riguardo all’intero corpus di teologia morale e di diritto canonico per essere pronti, una volta ordinati presbiteri, ad esercitare il ministero della Confessione sacramentale.
La formazione intellettuale si conclude, per quanto riguarda il percorso del seminario, nell’ultimo anno quando i seminaristi – già ordinati diaconi – sono chiamati a rileggere pastoralmente quanto appreso negli anni precedenti e a sostenere l’esame conclusivo che conferisce il baccalaureato.
A partire dall’anno 1988 il nostro Studio Teologico è affiliato alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.
Il cammino illustrato è reso possibile dalla presenza di docenti qualificati che offrono il loro servizio per la formazione dei seminaristi con competenza e dedizione. Questa presenza costituisce una ricchezza non solo per il nostro seminario ma per l’intera diocesi: i presbiteri che insegnano in seminario in modi diversi offrono la loro preparazione per le nostre comunità e, in tanti casi, per tutta la Chiesa. Come non ricordare – per citare solamente gli ultimi professori defunti – l’apporto agli studi biblici offerto da mons. Festorazzi e mons. Maggioni? La tradizione che caratterizza il corpo docente del nostro Studio Teologico è una ricchezza da valorizzare continuamente. Certamente la situazione attuale, con la diminuzione del numero dei seminaristi e del numero dei presbiteri, presenta problematiche da affrontare e valutare, con la speranza di poter salvaguardare l’esistenza di una realtà importante come lo Studio Teologico affinché possa continuare ad essere un luogo di formazione e di insegnamento della bellezza della verità evangelica.
don Stefano Cadenazzi
Direttore degli studi